Il Villaggio Eni di Borca di Cadore (Bl) fu realizzato tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60, grazie alla capacità politica e imprenditoriale, all’ambizione e allo slancio di Enrico Mattei.
Si tratta di un grande complesso (oltre 100.000 metri quadri), dotato di un impianto articolato su diverse strutture, ed edificato, secondo criteri innovativi, in un grande bosco ai piedi del Monte Antelao, che con i suoi 3.242 metri domina il Cadore e sovrasta l’abitato di Borca, a una decina di chilometri da Cortina d’Ampezzo.
Qui una scheda di approfondimento sul Villaggio.
La scomparsa di Mattei, nel 1962, ridusse la spinta necessaria alla realizzazione di questo esperimento d’utopia sociale in ambiente, che fu dunque completata solo in parte, rispetto al progetto iniziale.
L’idea alla base di questo visionario e innovativo progetto-cantiere, era costituito da una sorta di impianto d’urbanistica sociale, pensato dalla mente espansiva di Mattei stesso, e realizzato poi, con grande qualità architettonica, da Edoardo Gellner in primis, in collaborazione con Carlo Scarpa per alcune sue parti.
Il criterio organico-sociale adottato da Mattei fu perfettamente compreso, elaborato e trasferito nella realtà da Gellner, che lo rideclinò in modo totale, ad ogni livello, dall’organizzazione urbanistica, a quella architettonica, fino ai più minuti dettagli d’arredo.
Le strutture principali del sito sono costituite dalla grande Colonia (30.000 metri quadri), dalla Chiesa Nostra Signora del Cadore, dall’albergo, dal Campeggio a tende fisse, da 280 villette monofamiliari, dal residence.
Si tratta di un sito eccezionale ed unico in Italia, nel quale il rapporto tra gli aspetti forti di paesaggio e ambiente naturale si fondono in modo stupefacente con le architetture organiche, che oggi il bosco letteralmente divora.
Dal 2000, il Villaggio è proprietà della società Minoter, con la quale Dolomiti Contemporanee ha iniziato una collaborazione, sulla base di un progetto di valorizzazione culturale e funzionale dell’insediamento: a giugno 2014, è stato avviato progettoborca.
Foto: Sergio Casagrande