Das Unheimliche
L’unica cosa che ricordo è di essermi perso, di essermi perso a Borca.
Questo è ciò che che mi rimane: quel sentimento perturbante di aver vagato di giorno e di notte senza una meta, senza una destinazione.
Il mio corpo vagava come una presenza transitoria nel puro gesto della scoperta…
Ora nella mia mente, così come nel mio quaderno, restano poche tracce di un percorso tortuoso, un labirinto di idee e corridoi, di storie e di stratificazioni, di segni e di elementi racchiusi in una temporalità incerta.
Impaurito, insicuro, ma allo stesso tempo rassicurato da una sensazione di armonia quotidiana, nutro una forte curiosità di conoscere e riconoscere il luogo che ho visitato nel mio viaggio, di ascoltarne la storia, di renderlo domestico e familiare.
Per farlo ho bisogno di creare con lui una relazione, di ascoltare ciò che questo luogo ha da dire attraverso il suo silenzio.
Foto: Giaime Meloni