Sguardo di Flavia Rossi

Eravamo ragazze.
Si usciva di casa dopo cena e ci si vedeva qui, con la luce della Luna a illuminare le nostre gambe
magre, i cappucci delle nostre felpe, la corteccia degli alberi.
I suoi capelli neri sembravano fili d’argento.
Non so dire bene di cosa parlavamo: scacciavamo i pensieri brutti come mosche, quelli belli li
tenevamo come palloncini dentro una stanza. Non c’era orizzonte nel bosco.
Invece dei rumori e dei desideri, ricordo davvero bene solo l’odore del vento, l’odore delle foglie
portato dal vento.

Flavia Rossi, maggio 2019

 

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