Progettoborca partecipa alla quarta edizione de Il Design fa Rumore.
Il Festival del Design quest’anno si svolge a Treviso, tra Palazzo dei Trecento in Piazza dei Signori, Palazzo Giacomelli e Ca’ dei Ricchi.
Lo stand Progettoborca è allestito al Salone dei Trecento.
Vi saranno presentati alcuni dei pezzi di arredo disegnati dall’architetto Edoardo Gellner per la Colonia e il Villaggio Eni di Corte di Cadore, e allora prodotti da Fantoni e da altre aziende italiane.
Accanto ai pezzi originali, troveranno posto alcune delle sedute realizzate nell’ambito della Summer School Abitare condiviso, che nelle estati 2016 e 2017 ha attivato un Laboratorio di autocostruzione in Colonia, a cui hanno preso parte una cinquantina di giovani architetti provenienti da tutta Italia.
Gestito dal Prof. Edoardo Narne (Università degli Studi di Padova), il laboratorio ha condotto alla realizzazione di una serie di allestimenti e oggetti di design ispirati alla storia del Villaggio e a Gellner stesso (sedute, tavoli, magic boxes, riconcepimento di alcuni ambienti della Colonia stessa).
Ricordiamo che la terza edizione di Abitare condiviso si svolgerà a luglio 2018, sempre in collaborazione con ProViaggi Architettura e Casabella Formazione.
Oltre a Edoardo Narne, nei primi due anni il workshop ha coinvolto Simone Sfriso, Werner Tscholl, Roberto Bosi, German Lopez Mena.
Qui un video relativo all’edizione 2016.
L’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore (Borca di Cadore, Bl), fu realizzato a partire dagli anni ‘50 grazie alla formidabile cordata Enrico Mattei-Edoardo Gellner.
Un sito fantastico: culla della cultura e dell’innovazione, pionieristico cantiere-modello di welfare aziendale, capolavoro dell’architettura del paesaggio e del design.
Nel 2014, Dolomiti Contemporanee, in collaborazione con la Società proprietaria Minoter, ha avviato un programma di rigenerazione del sito: Progettoborca.
Il Villaggio, immerso nella natura potente delle Dolomiti-Unesco, costituisce una straordinaria risorsa: si lavora alla riattivazione del suo intatto potenziale.
Gli strumenti impiegati sono la cultura e l’arte contemporanea, l’architettura e il design, le buone pratiche, le reti condivise, una visione proiettiva della montagna e delle sue risorse, le idee, l’immaginazione creatrice, le strategie di progetto.
Queste funzioni qualificanti trovano posto oggi nella gigantesca Colonia.
Inutilizzata per oltre vent’anni, essa è diventata un grande Hub della produzione culturale integrata, il cui fulcro è una Residenza internazionale, che trova posto nelle diverse strutture del Villaggio (Ville, Campeggio, Alberghi).
Abitare condiviso è una delle cellule di attivazione che riprocessa operativamente i temi e gli spazi innumerevoli che caratterizzano questo sito unico, dotato di un potenziale residuale elevatissimo, nella logica di una sua rifunzionalizzazione.