Nell’ambito di PULSAR, Openstudio di Progettoborca 2023, Iolanda Da Deppo, Elena Maierotti e Arianna Novaga ci raccontano dergli storici Cidoli di Perarolo, e della recente pubblicazione del lavoro fotografico di Luigi Burrei (1859-1927).

luigi burrei, circa 1900, cidolo di sacco sul piave

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Perarolo, il Cidolo, lo sguardo di Luigi Burrei
Presentazione a cura di Iolanda Da Deppo, Elena Maierotti, Arianna Novaga
Ex Villaggio Eni di Corte di Cadore
Aula Magna, Colonia
Sabato 28 ottobre, ore 11.30

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A Perarolo di Cadore passò la Regina Margherita di Savoja.

Perarolo, oggi percettore, come Borca, Cibiana, Selva e altri paeselli del Cadore, del contributo nell’ambito del Bando per le rigenerazione dei Borghi PNRR – MIC 2022-2026, è un piccolo comune che conta poco meno di quattrocento abitanti.

Condivide la stessa situazione di molti piccoli centri montani, di difficoltà legate alla mancanza di servizi, di disgregazione del tessuto sociale, per dirne solo un paio.

Ma ci sono i fiumi, i boschi, e una natura dirompente: il Piave e il Boite, che qui confluiscono, ai quali si deve la nascita del paese stesso, che per secoli, con le loro acque impetuose, hanno fluitato il legname del Cadore fino a Venezia, e oltre.

E i cidoli, straordinarie serre non attestate in nessun altro posto conosciuto, che chiudevano i tronchi e lasciavano correre le acque.

Luigi Burrei (1859-1927), per professione mercante di legname, e per diletto fotografo di paese, fissa su lastre di vetro il suo presente e il nostro passato.

Il volume Il Cadore tra ’800 e ’900. Perarolo nelle fotografie di Luigi Burrei, curato da Elena Maierotti, è stato stampato da Antiga Edizioni nell’estate 2023.

 

Nella foto: Famiglie Ricci e Burrei nella cucina di casa Burrei, Perarolo, 1912 ca. Qui il fotografo probabilmente utilizzò della polvere di magnesio collocata dentro la cappa del focolare, in modo da ottenere l’effetto di un lampo al momento della ripresa dell’immagine (PULSAR)