덤벼, 다 덤비라고 씨발. 난 한 놈만 팬다. – Fatevi avanti, fatevi tutti avanti, cazzo. Ne pesto uno, uno soltanto, 2021, Nastro adesivo, monete ecc., dimensioni variabili. Veduta dell’installazione, _studiolimpico, Progettoborca, ex Villaggio Eni, Borca di Cadore, 2021. Courtesy dell’artista.
너무 간절하게 살지마. 그 마음 쉽게 들켜. 그러면 쪽 팔리잖아. – Non vivete da disperati. Vi sgamano subito e allora è imbarazzante, 2021, Nastro adesivo, monete ecc., dimensioni variabili. Veduta dell’installazione, _studiolimpico, Progettoborca, ex Villaggio Eni, Borca di Cadore, 2021. Courtesy dell’artista.
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Durante _studiOlimpico, MinJi Kim ha presentato un’installazione testuale nello spogliatoio principale della Colonia dell’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore dove, in precedenza, Kim aveva introdotto la serie di instant sculptures con fumo colorato — We or They (2015) — in diversi ambienti del complesso. In entrambi i casi si tratta di installazioni site-specific in dialogo con l’architettura, ambizioso precipitato di filosofia utopica che costituisce l’intrinseco magnetismo della gigantesca struttura situata in mezzo alla natura. Le inquietanti attrattive di questo luogo straordinario portano con sé un penoso stupore causato, forse, dall’ideologia scaduta e dalla visione abbandonata, ma perdurate l’intera seconda metà del XX secolo, dell’architetto e del pianificatore, come se il loro progetto fosse destinato a diventare, letteralmente, utopia (ou topos) — in nessun luogo.
In questa occasione Kim rivisita il luogo con un approccio piuttosto emotivo immaginando come potrebbe essere stata la vita reale nella Colonia per un bambino tra centinaia d’altri. Kim ha realizzato un’opera testuale scritta in coreano, la sua lingua madre, con parole crude come se scritte nel suo diario, sulle pareti dello spogliatoio, lo spazio più vulnerabile e privato.
Il lavoro è stato presentato in occasione dell’OpenstudiOlimpico, novembre 2021.
