Marco Mastropieri / La terraformazione di Borca secondo la leggenda del diavolo e dell’acqua santa

Marco Mastropieri, La terraformazione di Borca secondo la leggenda del diavolo e dell’acqua santa, olio su tela, 70×100 cm, 2023.

Riscrivere la nascita di Borca attraverso una visione di fantasia. Lo spunto proviene dall’opera compiuta da Edoardo Gellner, l’architetto che ha progettato il villaggio ENI ai piedi dell’Antelao. L’intervento architettonico, oltre alle strutture, ha contribuito alla forestazione dell’ambiente, all’epoca una pietraia, andando a generare un nuovo ecosistema.
L’acqua e il fuoco, agli estremi della composizione, contribuiscono a delineare un nuovo folclore, una nuova leggenda. Il Pelmo, il trono di Dio, al cui interno l’acqua scorre attraverso infiniti canali formatisi nel corso dei millenni, si trasforma in una cascata che scende fino al fondo valle, dove incontra le fiamme che divampano dall’Antelao, montagna dove si trova il bus del diau.
Il mescolarsi di questi elementi genera un turbine di vapore che s’innalza verso il cielo oscurandolo di una nube pronta a piovere nuovamente verso il basso, generando un ciclo.

Ogni anno e anche con #dcpulsar, i padiglioni dormitorio sopra a quel che è stato il Laboratorio di Casabella e poi lo Studio Casabellissimo di Agnese Galiotto e altre cose ancora prima e dopo nei tempi pulsanti fluenti, ogni anno su questi tre livelli si allestisce una mostraspontanea? una mostra che raggruppa diverse delle cose fatte durante gli ultimi mesi l’ultimo anno dai pittori d’Aula Magna e da altri che vengono e tornano a fare, e che vengono qui raccolte e ad alcuni e molti per la prima volta mostrate, e sta mostra si spande, quest’anno ha preso il piano d’accesso a terra, ci si arriva dal retro dell’Aula Magna, o dal lungo corridoio interno, quel piano con la sala spettacolosa d’accesso col tavolo autocostruito di Casabella e le travicemento modulate, preso questo spazio in questi giorni mobili come studio finale per la scultura di Valeria Pin, scultura che poi è rimasta lì, attualmente riversa, accanto ad una serie di disegni di Anna Marzuttini, Giulia Maria Belli, Sebastiano Pallavisini, Francesca Pieropan (questi disegni li pubblichiamo domani, e domani anche i lavori di Nanni De Biasi, che in Pulsar hanno occupato l’ultimo livello, e domani o posdomani anche la piccola mostra di Alessia Armeni sul paesaggiobostrico, tutte cose qui ai dormitori). Ora invece qui, nel racconto dell’Openstudio, mettiamo le immagini relative alla MOSTRA DI MEZZO, con questa aggregazione di alcuni freschi corpi di Borcia, e avanti. In questa MOSTRA DI MEZZO, tra i crepuscoli nel paesaggio, ci sono lavori di Francesca Pieropan, Nicola Facchini, Alan Silvestri, Marco Mastropieri, Ariele Bacchetti, Valeria Pin, Maria Giovanna Zanella, Luka Sirok.

Foto: Teresa De Toni

 

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