Aula Magna alla Colonia e propaggini autunnali dell’Antelao. Foto E. Turozzi.
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Lunedì 15 novembre 2021, il Presidente del Consiglio della Regione del Veneto, Roberto Ciambetti, ha accolto il nostro invito a salire a Borca di Cadore, a visitare le strutture gloriose dell’ex Villaggio Eni di Corte.
Il Presidente era accompagnato da Roberto Grande, Capo di Gabinetto, e da Davide Guiotto, Consiglio regionale.
Qui un Comunicato Stampa inviato ai media dal Consiglio Regionale Veneto, nel quale il Presidente fa le sue positive considerazioni sul Villaggio di Corte, sull’idea del suo riuso, sulla nostra strategia di rilancio, alla cui lavoriamo da anni.
Alla riunione esplorativa han preso parte anche Bortolo Sala, Sindaco di Borca, Mattia Gosetti, Sindaco di Cibiana di Cadore e Presidente dell’Unione Montana della Valle del Boite.
E c’era la dottoressa Giulia Ruol, con la quale lavoriamo da un anno all’interno del Tavolo Tecnico di Confronto per il Settore Primario della Regione del Veneto, da lei stessa condotto, ad immaginare strategie di progetto e finanziamento per le azioni che abbiamo in mente su Borca e, più ancora in generale, sull’idea di spingere la cosiddetta rigenerazione del patrimonio e del territorio a divenire uno dei modelli concretamente applicati (noi siamo impegnati in una pratica rifunionalizzatrice, non in una generica teoria accademica) ai temi della sostenibilità, dell’economia circolare, della biodiversità culturale: e di come sarebbe bella e giusta e intelligente un’Olimpiade coraggiosa, che a queste idee sapesse affidare uno spazio rilevante e non marginale, così dimostrando l’intenzione e la capacità effettive di far bene a favore del territorio, della sua identità, della sua fruizione da parte di chi lo vive o lo frequenta, tenendo al centro un’idea costruttiva, d’architettura culturale, di attenzione e qualità, di responsabilità e ricerca, e così via.
Con noi ancora, alcuni altri amici del buon senso e dell’impegno, vedenti, che da anni lavorano insieme a noi, aiutandoci a sviluppare l’idea del recupero e riuso dell’ex Villaggio Eni, e in particolare della Colonia, a tal fine mettendo a disposizione di questa opzione responsabile del riscatto di questo pezzo semisepolto (ma non atrofizzato) di Patrimonio storico e culturale, le proprie sensibilità, professionalità, reti.
Il prof. Tommaso Anfodillo, direttore del Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore, con il quale collaboriamo da anni (qui uno dei Corsi di Cultura in Ecologia, legato a Tempesta Vaia, che abbiamo cocurato nel 2019). Il Centro Studi è una stazione della ricerca ambientale del Tesaf dell’Università di Padova: e l’Università di Padova segue molto attentamente il progetto su Borca, aiutandoci a svilupparlo.
L’architetto Simone Sfriso, fondatore di Tamassociati, anche lui un veterano di Progettoborca. Insieme ad Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia Comunità Resilienti alla Biennale di Architettura di Venezia, della quale siamo parte, Sfriso costruisce da tempo relazioni significative con Scuole d’Architettura di tutto il mondo, con l’obiettivo di crescere il numero dei soggetti investitori, investitori culturali, scientifici ed economici, integrandoli nel processo di rivalutazione del sito di Corte e il particolare della ex Colonia.
Presente anche, oltre a parte dello staff di Dolomiti Contemporanee, il responsabile della Proprietà Minoter per il Villaggio di Corte, l’ingegnere Francesco Accardo.
La visita ha consentito di mostrare dal vero al Presidente Ciambetti e al suo gruppo alcune delle strutture principali che compongono il Villaggio, e di illustrare il programma di rigenerazione, che viene pensato anche (ma non solo) in una relazione di continuità logica e territoriale con il grande evento di Milano-Cortina 2026.
Ci si è poi spostati a San Vito di Cadore, dove, guidati dal prof. Anfodillo, si è affettuata la visita al Centro Studi per l’Ambiente Alpino.
Ringraziamo la dott.ssa Ruol, che ha redatto un verbale dettagliato di giornata, leggibile qui di seguito (nell’ultima fotogallery).
Ringraziamo ancora il Presidente Ciambetti e tutti i presenti: la giornata è stata stimolante e ricca, le opportunità qui sono davvero buone, noi spingiamo sempre per focalizzare su di esse. E’ evidentemente essenziale, nei programmi complessi di rigenerazione per il territorio, condividere le istanze di progetto con la Regione del Veneto e con le amminstrazioni locali. Allo stesso tempo, è necessario coinvolgere realtà propulsive e collaborative, professionalità e Istituti legati alla ricerca, alla foresta e alla montagna, al clima e all’ambiente, all’architettura e alla cultura. Ciò al fine di generare, e di potenziare, un gruppo di lavoro e responsabilità, vasto e articolato e intelligente quanto è necessario, che includa il pubblico e il privato, e che sappia fronteggiare obiettivi complessi a favore del paesaggio, del suo sviluppo, del Bene pubblico.
Gianluca D’Incà Levis, ideatore di Dolomiti Contemporanee e Progettoborca, direttore dello Spazio di Casso al Vajont
Foto: Edoardo Turozzi