Alessia Armeni, Paesaggio con Figura, serie di sette oli su tela, dimensioni varie, 45×35 cm, 15×20 cm, Corte di Cadore, 2023.
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Alessia Armeni ha lavorato in Progettoborca ad agosto 2023.
Durante il suo ciclo di residenza, ha potuto conoscere Giacomo Gasparini, studente del Corso di Scienze Forestali e Ambientale dell’Università degli Studi di Padova, che con il Tesaf si occupa del monitoraggio del bostrico acuminato, e delle difesa del pino silvestre dall’attacco di questo fitofago aggressivo. Le trappole a feromoni sono diventate così il soggetto di una serie di ritratti del paesaggio, sensibilmente modificato dal’azione dello scotilide.
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Scrive Roberto Calasso ne “Il Cacciatore Celeste”: ”La preda esige la messa a fuoco: lo sguardo che isola, restringe il campo visivo in un punto. E’ una conoscenza che procede per cesure successive, ritagliando figure da un fondo. Circoscrivendole le isola come un bersaglio. Anzi il gesto del ritagliarle è già il gesto che le colpisce. Altrimenti non nasce la figura. I miti sono ogni volta un sovrapporsi di profili recisi. Spingendo all’estremo questo modo della conoscenza, accumulando profili ricomincia a tessersi la tela del fondo da cui furono strappati. Questa è la conoscenza del cacciatore” Ancora a questa conoscenza del cacciatore-raccoglitore attinge il pittore, quando dall’osservazione del paesaggio compone e scompone profili, isola sagome da un fondo, identifica relazioni delle emergenze ed un contesto, nell’azione di riprodurre sul quadro, con i propri mezzi tecnici ed espressivi, le insorgenze, anche critiche, che l’osservazione comporta.
La presenza del Bostrico, minuscolo coleottero in progressiva espansione, si manifesta nel paesaggio dolomitico negli ampi settori grigi che maculano il verde del bosco; è una presenza immanente, difficilmente visibile direttamente, se non nei vasti esiti della sua azione.
Così il fondo tinto nella tecnica della pittura ad olio, è un sottofondo cromatico omogeneo sul quale va a stendersi la pittura, spesso ricoprendolo integralmente; nell’esito di un quadro non è più direttamente visibile, ma resta come presenza immanente, sorreggendo e orientando ogni tono cromatico che vi si sovrappone.
Ho voluto provare a rappresentare la presenza del Bostrico nel paesaggio di Borca di Cadore nei quadri eseguiti “en plein air” durante il mio soggiorno presso Dolomiti Contemporanee nel mese di agosto 2023.
L’esito di questi quadri, il loro rimando, che in parte mi ha sorpreso, è affine ad una sorta di termografia, ovvero di uno strumento rivelatore di ciò che non appare direttamente alla vista, ed è determinato da aree dove non sono intervenuta con la pittura, lasciando apparire il fondo tinto arancione a stagliare la figura dolente.
Foto: Teresa De Toni