Agnese Galiotto / Foris

Foris {forest, outside}, 
2021, 
affresco, 
20 x 3 metri, Francoforte, Sachsenhausen

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Foris è la parola latina da cui deriva il termine foresta, che significa luogo esterno, ma anche terreno di accesso: in questo caso la foresta prende vita in uno spazio di passaggio dell’edificio, il corridoio.
Le rappresentazioni delle piante nascono da una ricerca attorno ai giardini di Sachsenhausen, antico quartiere di Francoforte. Gli animali invece provengono da una serie di immagini scattate con una fototrappola. Da gennaio a luglio 2021 infatti, nelle vicinanze dell’ex villaggio Eni a Borca di Cadore (BL), all’interno del programma di Residenza di Dolomiti Contemporanee, l’artista ha raccolto una serie di immagini che ritraggono alcuni animali che si incontrano e scontrano con la Colonia disegnata dall’architetto Edoardo Gellner negli anni ’50/’60.

L’affresco racconta i mutamenti della montagna. Gli animali di Borca migrano e la flora muta a seguito di diversi cambiamenti che coinvolgono l’innalzamento delle temperature, l’abbandono antropico e diversi disturbi naturali, tra cui Tempesta Vaia nel 2018.

Il movimento si svolge in una striscia di malta che parte dal soffitto e poi cade ripida verso il basso come una lunga proiezione sulle pareti. Gli animali dipinti diventano parte dell’architettura: immersi nell’ossatura dell’edificio moriranno con esso al suo crollo. Salteranno poi ancora i loro fantasmi?

 

Agnese Galiotto, Francoforte, settembre 2021

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