12/27 ottobre 2024 / Gemmazione (Cristalli Sparsi) / Openstudio Progettoborca / PRORAMMA

Michele Mercati, 1717-1719 – Noscervelli? Piramidali.

GEMMAZIONE (Cristalli Sparsi)
Openstudio Progettoborca
dal 12 al 27 ottobre 2024
Corte di Cadore, ex Stazione ferroviaria di Borca, Cinema Antelao a Valle di Cadore

L’Openstudio quest’anno l’abbiamo chiamato GEMMAZIONE perché, come per le spugne ed i coralli, le nuove cellule Danno Luogo Sempre Alle Nuove Colonie, è così che ci si espande a grappolo nello Spazio, e quindi quest’anno le attività le svolgeremo sì nella Colonia di Corte, ma anche nell’ex Stazione ferroviaria di Borca, che finalmente viene riavviata, e nel Cinema Antelao di Valle, un’altra delle architetture un po’ subacquee di Edoardo Gellner, sulla quale val carto la pena di agire, e così via.

Programma Spazi: 



Discovering Bagagliera Prologo all’Openstudio GEMMAZIONE
Primi Cristalli con Fondazione Malutta 
all’ex Stazione ferroviaria di Borca

12 ottobre sabato – Inaugurazione della Bagagliera
19 ottobre sabato – Inaugurazione Personalini Formiche, di Fabio De Meo
22/26 ottobre – Workshop di pittura pittura e immagini AI, con Aleksander Velišček
26 ottobre sabato – Inaugurazione Personalini Prato Stabile, di Giovanna Bonenti

25/27 ottobre – Openstudio GEMMAZIONE, Colonia di Corte (programma completo in calce a questo post, in costruzione)

26 ottobre – RIFRAZIONI, una rassegna di film e video prodotti in DC – Cinema Antelao di Valle di Cadore

Gotthilf Heinrich von Schubert, “Die Geschichte der Natur: als zweite gänzlich umgearbeitete Auflage der allgemeinen Naturgeschichte”, 1780-1860.

Premessa

L’Openstudio di Progettoborca non è né un format né una consuetudine, noi così non usiamo.
E’ un corrugamento che, da dieci anni, a fine ottobre, inarca un rilievo, riscuote la Colonia e propaga un’onda (propagare sta all’opposto di covare), incardinando materiali qualitativi che, celiando decisamente su certe volgari accezioni opulente di valore, qui chiamiamo Gemme, e ciò grazie ad un modello di spinta di forze espansive che, in Plutonica ad esempio – ed eccoci ancora una volta in reciprocità metaforica – è generata (la spinta) dai magmi lavici che risalgono, e da qui andiamo già ai nuovi boulder di Simone sui muri scalabili di Casa Cametti (LAVA LIVE), e questa è una delle cento vibrazioni o faville o lapilli che vengono all’Openstudio, che è molte cose insieme, tra le quali cose sempre “trova posto” l’arrampicata, che è il nostro andare stando, compasso steso misura e tira.
Una Contrazione Progressiva, pianificata e libera (de-liberata), ha generato per anni un’onda organica, che ha nutrito la Colonia raggrinciata di Corte, lanciandola per lo Spazio, lo Spazio fisico e intellettuale del Senso, che va riconferito a questo sito resistente e incerto, per opporre contenuto dinamico pregnante al miasma della vacua latitanza stagnante.
In effetti, Progettoborca c’è dal 2014, e da allora non si smette di pensare e di produrre qualità, a Corte, da Corte: verso il resto del mondo sensibile.
Altri concetti mutuiamo quest’anno dalla geologia, che Le Fogge Delle Rocce, in un primo senso e generale, significa: Quale Forma Vuoi Dare Alla Montagna? Ovvero: cosa fai di ciò che chiami risorsa, patrimonio?
“Quale forma” significa interrogarsi su metodo e fine, vuol dire che ogni forma è diversa da ogni altra, e che, per fare o rifare una cosa, c’è una forma (modo) giusta, e altre sbagliate, che non van percorse. 
Bisogna fare la cosa giusta, è una questione di razionalità e di intuizione: di sensibilità. 

Erosione, degradazione, deformazione e spostamento, ricerca di un nuovo equilibrio, accumulo, sovraccumulazione, falde esotiche: son tutti concetti questi che puoi traslare dalla litosfera alle sfere immaginative e costruttive: se ci pensi, sono parole che da anni alimentano l’azione di Dolomiti Contemporanee, e quindi anche di Progettoborca, e che possono essere lette e declinate in un senso o nell’altro (distruttivo ironico; propulsivo reattivo), e avanti.

Gemmazione qui però la intendiamo come scissione critica, e quindi nient’affatto automatica, non una mera riproduzione di enti analoghi protuberanti, ma, al contrario, come un processo selettivo trasformativo che agglomera, che tende ad aprire ed inglobare, per nutrire ulteriormente la matrice plastica, una sorte di scultura generativa nell’azione, e i Cristalli Sparsi son le Gemme Opacizzate Disseminate nel Paesaggio, che si vuole riportare A Luce, mica lucidandone la superficie per far loro emettere un flebile bagliore troglodita, ma reinnescandone dal nocciolo la residua energia tellurica, che non è affatto un’energia sacra o magica, ma un’energia potenziale, evidente, latente.
Insomma: rigenerare una Gemma non significa gonfiarla, né risplenderla, non adornarsene, ma spingerla, iniettando in suo combustibile nucleare, e spandendolo.
Rispetto a questo spandimento, disseminazione, reticolamento, fluminazione: Corte di Cadore è sempre stata due cose per noi: sé stessa, ovvero un luogo eccezionale da rianimare attraverso un prometeico piano sperimentale che divora le inerzie; e una base o Campo Base, ovvero un centro d’irradiazione che pone relazioni con altri spazi e territorio, che non è egoista, che non pensa solo a sé stesso, che pone e coltiva relazioni, sociali, politiche, creative, strategiche, e quindi in realtà non è da oggi ma da sempre che noi Si Gemma, ovvero che si va verso un altrove, altrove che è anche eros e psiche, spesso diciamo, e quindi non una pigra giacitura accomodata, ma una Gemmazione Strutturale, nient’affatto asessuata, perché il Pensiero, che non è un priapo, non si disarma né disanima, non questo.

Noi quindi non pratichiamo l’architomia, perchè siamo l’opposto di un processo di frammentazione, il nostro organismo non produce cloni, i frammenti s’insinuano, li insinuiamo, gli uni negli altri.
Nè siamo gemmologi.
Non lucidiamo pietruzze preziose per cullarci poi l’occhio nelle loro iridescenze, o per venderle, e non ci interessano le luci ed i bagliori fugaci.
La Nostra Struttura è Cristallina: con ciò s’intende che si và dritti, senza pettinare vantaggi e proficuità da cortivo.
E però, sì, concorriamo a riparare talune Gemme danneggiate, senza estrarle dal loro contesto, come fanno i trafficanti di diamanti, ma entrandoci, nel contesto.
Il contesto è il paesaggio, fisico, umano, sociale, culturale.
Valgono queste crode grigie?
Non siano sgargianze intermittenti.
Non c’è un cortivo, privato.
A Vigo c’è una Piazza d’Orto, Comune, al centro.
Ad Agordo c’è il Bròi.
Tutto è pubblico, niente privato.

Daniele Barbaro, 1514-70 – E la Strobo di Gellner? Perchè tanto questa è pur sempre una festa, no? No. Rotante.

Il programma di tutte le cose contenute nell’Openstudio GEMMAZIONE, che è molto articolato, e che si svolge tra ex Stazione di Borca, Colonia di Corte e Cinema Antelao di Valle, tra il 25 e il 27 ottobre 2024, eccolo qua:

Da venerdì a domenica, dalle ore 11.00, la Colonia di Corte è aperta al pubblico, e tutto si muove. Alcune installazioni performative in Colonia le trovi sempre attive nella tre giorni: vedile nel programma.

Da sabato a domenica, dalle ore 17.00 di sabato: la Bagagliera all’ex Stazione ferrovieria di Borca è aperta con la mostra Prato Stabile di Giovanna Bonenti (Fondazione Malutta, Discovering Bagagliera).

Da martedì 22 a sabato 26: all’ex Stazione ferroviaria di Borca è aperta e ospita il workshop di pittura e immagini AI curato da Aleksander Velišček (Fondazione Malutta, Discovering Bagagliera).

Da venerdì a domenica, la Chiesa di Nostra Signora del Cadore rimane aperta e visitabile in autonomia, in orario 10.00-17.00. Nella tre giorni, la Chiesa ospita Una formica in cielo, di Fabio De Meo e Giovanna Bonenti.

Da venerdì a domenica. Casa Cametti è aperta con le nuove opere di Litogenersi Domestica. Si scala sui muri di Gellner con LAVA LIVE, 40 boulder tracciati, portati le scarpette. Qui le info.

Da venerdì a domenica (ma anche nei giorni precedenti): Lorenzo Lunghi torna alla capanna Alta, e stavolta lavora anche nella Capanna Media. Porta avanti il suo laboratorio di fusione open source, terza fase, stavolta sono in venti, gli artisti coivolti, alluminio in fusione per tutti, qui trovi una delle fasi precedenti.

Da venerdì a domenica (in realtà già dal 22): Marta Allegri tiene aperti e vivi, come sempre, gli ex alloggi delle Religiose in Colonia, trasformando, per l’ennesima volta, gli spazi. Allestisce Disabitate, il suo lavoro più recente. E fa le Stubine, questo dolci che escon dalla Stuba, sentirai.
Alle religiose c’è anche il nuovo allestimento di Studio Campione di Fabio Talloru: che qui si trasferisce d’ora innanzi: ben fatto.
Alle religiose c’è anche lo spazio e il lavoro nuovo di Elisa Cocchi e Sara Magni.
Alle religiose troverai anche Cosimo Chirico, Elisa Dunia Costa, Elysee Farazmand, Serena Galimberti, Ida Chiara Giordano. In residenza dal 21 ottobre, creano un laboratorio di rigenerazione, sorgente di relazioni tra giovani artisti, architettura e ambiente dolo-mitico.
Poi domenica 27, al mattino, alle 12.00, Marta esegue una processione, in Colonia.

Venerdì 25 ottobre:

Ore 11.00/13.00 (massima puntualità): visita guidata alla Colonia e Studio-visit agli studi, agli spazi e alle mostre allestite in Colonia: artisti presenti.

Casa Cametti è aperta con le nuove opere di Litogenersi Domestica. Si scala sui muri di Gellner con LAVA LIVE, 40 boulder tracciati, portati le scarpette. Qui le info.

Ore 10.00/16.00: Mattia Marzaro, Alfabeto Gellner, un’esercitazione di disegno di dettaglio in forma libera per gruppi tra colonia, Chiesa, Ville, e spazi di relazione, con gli studenti di Architettura dell’Università di Trieste Gorizia. Brief finale alle ore 14.30 in Aula Magna.

Ore 15.30, Aula Magna: LIMBO, i Libri Menati nel Bosco (di Corte): presentiamo una serie di Edizioni recentemente date alle stampe di/da/con Dolomiti Contemporanee (Valentina Cima, AVANTI; Turris Babel; Anatomia e Dinamica di un Territorio; Una Formica in Cielo di Fabio De Meo e Giovanna Bonenti; Pamphlet 02. Eks Tèmpore / Ten Drawings For Gellner, a cura di Mattia Marzaro.

Ore 17.00/19.00, Cinema Antelao, Valle di Cadore – RIFRAZIONI, una rassegna di video prodotti in Dolomiti Contemporanee negli anni (Magdalena Mitterhofer, Giorgio Orbi, Caterina Erica Shanta, Giorgio Barrera, …).

Ore 22.00/imprecisato – Si performano suoni in Colonia, programma rave.

 

Sabato 26 ottobre:

Ore 11.00/13.00 (massima puntualità): visita guidata alla Colonia e Studio-visit agli studi, agli spazi e alle mostre allestite in Colonia: artisti presenti.

Casa Cametti è aperta con le nuove opere di Litogenersi Domestica. Si scala sui muri di Gellner con LAVA LIVE, 40 boulder tracciati, portati le scarpette. Qui le info.

Ore 17.00/20.00: Prato Stabile, inaugurazone della Personalini Prato Stabile di Giovanna Bonenti, alla Bagagliera dell’ex Stazione ferroviaria di Borca di Cadore. La mostra fa parte del programma di Discovering Bagagliera di Fondazione Malutta.

Ore 15.00/a seguire: Le Cornici Fanno Male, Radio in streaming di Nicolò Brezza. Nicolò manda il radio le persone che incontra. Dalle ore 15.00 alle 18.00 trasmette dall’ex Stazione ferroviaria di Borca di Cadore, incoccia quindi l’inaugurazione di Prato Stabile. Dalle ore 21.00 o giù di lì, e poi nella notte, trasmette dal terrazzo dell’Aula Magna in Colonia, captando i suoni estrusi.

Ore 20.45, Aula Magna: Crystal Math, immagini e suoni per i sogni, performance di Caterina Erica Shanta e Vanessa Traum. Musiche mixate da Vanessa Traum. Visuals di Caterina Erica Shanta.

Ore 21.30, Aula Magna: Volkwerk Folletto presenta il nuovo lavoro discografico, Caspar pulver, distribuito su supporto vinilico dall’etichetta Improved sequence.
Il duo composto dall’artista visivo Andrea Renzini alle manipolazioni sonore di aspirapolveri e aereosol e a Gian Luca Patini alle chitarre ed electronica si esibiranno in un live set progettato appositamente per l’Aula Magna di Corte. E poi qua va in scena ENISEX, finalmente.

Ore 22.00/imprecisato – Si performano suoni in Colonia, programma rave, aperto da Alessandro Brighetti, poi sotto gli altri.

 

Domenica 27 ottobre:

Ore 11.30, Colonia, ex alloggi religiose: Marta Allegri fa il Fercolo, una portantina contemporanea, tentativo irrisolto di elevare l’architettura (che collassa), poi ti diciamo meglio.

Ore 12.30, Colonia, Casa Cametti: Studiovisit prandiale.

 

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Spazi attivi nella tre giorni:

- Aula Magna (si presenta e si parla; sabato 26 si suona e si performa)
- Loggiato Aula Magna (quadreria)
- Cinema alla Colonia (installazione con il suono di Fabrizio De Bon; installazione di Silvia Listorti)
- Studio Roberto De Pol (lavori in mostra con Cristiano Focacci Menchini, Nelly Radak, Adam Fung)
- Prometheus Open Food Lab (si sposta)
- Infrastruttura Paesaggio, una mostra di pensiero, fotografia, paesaggio, architettura, relazioni
- Dormitori M – Granulare (aggregazioni minerali), collettiva di pittura. E’ la mostra dei lavori fatti qui in un anno.
- Dormitori M La Terraformazione di Borca, una mostra di Marco Mastropieri
- ex Stazione Ferroviaria di Borca di Cadore – da martedì 22 a sabato 26 ottobre – workshop di pittura e AI con Alexander Velischek
- Bagagliera ex Stazione Ferroviaria di Borca di Cadore – Sabato 26 ottobre, Prato Stabile, Personalini di Giovanna Bonenti
- Cinema Antelao di Valle di Cadore (nella serata di venerdì 25 ottobre).
- ex alloggi Religiose (Marta Allegri, Tallo, Sara Magni, Elisa Cocchi, gli altri)
- ex alloggi dirigenti – Fulci for Fake (un orrore lanceolato, o aciculare), una mostra personale di Alessandro Pagani
- Casa Cametti (Casa allestita con i lavori di Litogenersi Casalinga, si scala, si mangia)
- Studio Campione (Fabio Talloru, trasferito alle ex Religiose, regno non autocratico di Marta Allegri)
- Capanna Bassa (Stefano Caimi)
- Forno alluminio acceso alla Capanna Media (programma Lorenzo Lunghi)
- Spazio Lana (Valentina Cima)
- Cappella alle Religiose (Kristian Sturi)
- Capanna 0, Stefano Collarin (titolo e modalità di apertura)
- Anatomia e Dinamica di un Territorio (una mostra fotografica allestita agli ex dirigenti)

La Tavola delle Foreste e Delle Acque (è importante, ora vediamo dove metterla).

Artisti presenti (in aggiornamento): Marta Allegri, Ariele Bacchetti, Lorenzo Barbasetti di Prun, Giorgio Barrera, Giulia Maria Belli, Giovanna Bonenti, Thomas Braida, Nicolò Brezza, Stefano Caimi, Nuvola Camera, Simone Cametti, Valentina Cima, Elisa Cocchi, Stefano Collarin, Nanni De Biasi, Fabrizio De Bon, Fabio De Meo, Fabiano De Martin Topranin, Roberto De Pol, Jean-Imrane de-Ricaud, Teresa De Toni, Nebojša Despotović, Jules Dumoulin, Nicola Facchini, Cristiano Facacci Menchini, Bruno Fantelli, Adam Fung, Anna Furlan, Riccardo Giacomini, Sara Magni, Marco Mastropieri, Anna Marzuttini, Le Merle, Magdalena Mitterhofer, Stefano Moras, Silvia Listorti, Nicola Lorini, Lorenzo Lunghi, Giorgio Orbi, Alessandro Pagani, Chiara Peruch, Francesca Pieropan, Valeria Pin, Anna Poletti, Vera Portadino, Prometheus Open Food Lab, Nelly Radak, Francesco Ronchi, Andrea Renzini/Silvia Spada, Giovanna Repetto, Catia Schieveno, Caterina Erica Shanta, Fabio Tallo, Aleksander Velišček, Riccardo Vicentini, Andrea Visentini, Federica Zanlucchi, Rebecca Zen.

Fotografi (in aggiornamento): Teresa De Toni, Chiara Beretta, Ivana Sfredda, Carlotta Tornaghi, Matteo Rivetti, Alessandro Sillavi, Francesco Marinelli.

Partner e collaborazioni: Comune di Borca di Cadore, Minoter, Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore, Università degli Studi di Padova, Dip. TESAF, Fondazione Dolomiti Unesco, Dolomiti Days, Scuola di Fotografia Bauer Milano, AFOL Metropolitana, Institut français Italia (IFI) / Ambasciata di Francia in Italia, DB Group, Acqua Dolomia, Becher – lo Speck del Cadore, Procaffè, Panifico Marcon, Paper & People, Tabacco Editore, Idrotermolux, Hotel Boite/Corte delle Dolomiti, Birra Dolomiti, Brazz, Art Climb Sedico.

*nota logistica: ci si trova sempre presso gli uffici di Dolomiti Contemporanee, ex Villaggio Eni di Corte di Cadore, Via Mattei 5. Da lì, si ha accesso alla Colonia.
Qui come arrivare.

*solita nota climatica: siamo in montagna, a 1.200 msldm, ed è fine ottobre. Per quanto possa splendere il sole di giorno, al mattino, alla sera e in Colonia e al Campeggio: fa freddo. Onde evitare perciò di trasformare un’esperienza corroborante in un’agonia paralizzante, semplicemente: vestirsi adeguatamente e attrezzarsi correttamente. A chi rimane la sera: utile una torcia frontale per le evoluzioni notturne.

Progetto finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU
E sostenuto da tutta la rete DC

 

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