Onda elastica. Propaga. Il suono della PULSAR.
Quest’anno niente pranzo Studio-visit in Casa Cametti.
Era oramai una tradizione?
Bene, non lo è più, ora mancan le sedie, quindi si sta in piedi nel flusso.
Guai a fidarsi della tradizione, guai a invetrarla.

In PULSAR, Simone Cametti collabora con Fabio Talloru, che è pervasivo.

Il suono di una PULSAR si irradia: in quale elemento?
(naturalmente, la PULZAR in realtà emette radiazioni elettromagnetiche, non onde sonore, lo sappiamo, lo sappiamo)
Ma qui siamo mai nel vuoto, comunque, a prescindere: da cosa? Da chi.
Segnali dallo Spazio.
Orizzonte degli eventi: non ci sono eventi, l’orizzonte va ridefinito, continuamente, qui, siamo sempre tutti pronti.
Non ti predi il Buco Nero? Quando la velocità è una funzione dell’intelligenza.

Vuoto cosmico di una stella in disfacimento? Cosa rimarrà di questa piccola massa superconcentrata?
La Colonia stessa è una massa piccola superconcentrata, in ri-emissione dal 2015.
Quale il destino di un astro?
Insomma, l’adattabilità dell’uomo cosmico, nella plasticità del mezzo.
Ecco l’onda, in propagazione.

In quest’Open-studio, Casa Cametti, quale preziosa navicella in rotazione dal 2015 (e due), sarà aperta e visitabile dalla serata di venerdì 28 ottobre.
L’emissione sonica invece sarà intermittente. In particolare, un’onda d’urto sarà avvertibile domenica tra le 10:00 e le 13:00, o forse oltre, la vedremo.

Da Casa Cametti verranno sparati gli impulsi sonori che risaliranno per la Colonia attraverso i corridoi di giunzione tra Casa Cametti (ex blocco U) e i blocchi AS ed RS.
Registrati a partire dai primi anni della rigenerazione della Colonia, Simone Cametti e Fabio Talloru caricheranno e spareranno questi proiettili audio spazio-tempo.
L’eterno passato della Colonia è sempre in atto, il presente decade nello stesso tempo che ogni singolo suono impiega a svanire. Attenzione a non ritrovarvi sulla traiettoria di tiro.