54° Corso di Cultura in Ecologia
Uomo, Natura e Grandi Infrastrutture: una triade da ricomporre
4-6 giugno 2018
Centro Studi per l’ Ambiente Alpino di San Vito di Cadore / ex Villaggio Eni di Corte di Cadore – Progettoborca
Il Corso post-universitario di Cultura in Ecologia nasce nel 1962, grazie all’iniziativa del prof. Lucio Susmel, emerito di Ecologia dell’Università di Padova e si è sempre svolto a San Vito di Cadore presso il Centro Studi per l’Ambiente Alpino.
Nel 1970, Edoardo Gellner, partecipa al Corso. Il suo intervento al tempo, assai interessante, s’intitola Appunti per una storiografia della paesaggistica. Posizione dell’Italia nella cultura europea.
L’interazione del Corso di Cultura in ecologia con Progettoborca è coerente e in linea con il lavoro che, da qualche mese a questa parte, il Comune di San Vito, l’Università degli Studi di Padova e Dolomiti Contemporanee hanno intrapreso, avviando un Tavolo di lavoro che opera alla definizione di una serie di linee guida per la valorizzazione e rigenerazione del centro storico di San Vito, anche in vista delle opere infrastrutturali previste in occasione di Cortina 2021, che modificheranno sensibilmante la viabilità e la pratica abitativa dei paesi del cadore.
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Obiettivo fondamentale del Corso era quello di presentare le idee più innovative riguardo l’ecologia (disciplina allora sconosciuta ai più) e la gestione degli ecosistemi con attenzione particolare a quelli forestali.
Nel corso degli anni sono stati chiamati a San Vito illustri ricercatori ed esperti internazionali, i quali hanno contribuito ad allargare le prospettive e ampliare le tematiche trattate. Così il Corso è diventato un punto di riferimento per chi desidera misurarsi con gli approcci più avanzati dell’ecologia, della pianificazione ecologica alle relazioni tra Uomo e Natura.
Il Corso di Cultura in Ecologia rappresenta l’iniziativa dedicata ai temi dell’ecologia con la più lunga tradizione in Italia, tenendo conto che la Società Italiana di Ecologia è stata fondata nel 1976.
Razionale:
Le grandi infrastrutture (GI) determinano cambiamenti rilevanti sulle comunità locali e sulle relazioni trofico-funzionali degli ecosistemi interessati.
Per questo è sempre più importante pensare, progettare e realizzare le opere con approccio ecologico, ossia olistico, in grado di valutare la complessità, le interrelazioni e la dinamica dei sistemi naturali e delle comunità locali.
Obiettivo del Corso è di presentare le più avanzate metodologie e dei casi studio che aiutino a definire schemi operativi e soluzioni per affrontare alcune tra le principali criticità che la costruzione di GI possono generare.
Il primo giorno (quattro giugno) verrà dedicato alle procedure di analisi (quantitativa e qualitativa) degli impatti sugli ecosistemi.
Il secondo giorno sarà dedicato alla rigenerazione delle GI come modalità di riutilizzo delle strutture che giacciono in stato di criticità ed sulle quali è necessario un ripensamento funzionale.
Nel pomeriggio del secondo giorno, ci si sposterà dal centro studi per l’ambiente alpino all’ex villaggio eni, dove sarà illustrata la piattaforma di rigenerazione di progettoborca.
Il terzo giorno sarà dedicato alle possibilità di risoluzione dei conflitti che le GI determinano all’interno delle comunità locali (progettazione partecipata).
Il corso quindi, con approccio tipicamente multidisciplinare ed intersettoriale, può risultare di interesse per diversi settori professionali come agronomi e forestali, economisti, architetti e urbanisti, sociologi.
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Info:
ambiente.alpino@unipd.it – tel. 0436.9311
info@progettoborca.net