26 ottobre / 3 novembre ’24 / Prato Stabile / Personalini di Giovanna Bonenti alla Bagagliera (Fondazione Malutta)


Prato stabile, 2020 – 2024, materiali vari, misure variabili.

Prato Stabile, Personalini di Giovanna Bonenti
26/30 ottobre 2024
Inaugurazione: Sabato 26 ottobre, ore 17.00
Mostra aperta fino al 3 novembre 2024
Orari ultimo finsettimana: venerdì 1 novembre, ore 10.0012.00; sabato 2, ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00; domenica 3, ore 10.0-12.00

Bagagliera ex Stazione ferroviaria di Borca di Cadore

La mostra fa parte di Discovering Bagagliera
che è un programma di Fondazione Malutta

Prato stabile è una distesa di ceramiche colorate, come fiori sui prati, in questo caso tavoli da ping-pong richiudibili trovati nella Ex Colonia Eni di Borca di Cadore.
Come sentinelle disposte nello spazio, bagagli custoditi nella Bagagliera della vecchia Stazione di Borca, le ceramiche esposte vogliono essere una riflessione sul nostro passaggio e segnalano una presenza che in qualsiasi momento può trasformarsi in assenza.
L’argilla è un materia con cui si può rendere visibile il rapporto tra uno spostamento di massa e le sue inevitabili conseguenze. Quasi tutte le ceramiche sono un dialogo tra l’intenzione del gesto e la sua ripercussione nello spazio. Attraverso pressioni e applicazioni di forze l’argilla si deforma e si assesta in modo spesso imprevedibile, si ravviva come la terra di un prato che fiorisce attraverso spinte sotterranee. Nella preistoria si pensava che la vita provenisse dalle viscere della terra, da sotto in su, così le forme che si determinano nelle ceramiche sono quasi sempre causa di una spinta analoga, da sotto, l’equivalente di una sorta di piccolo scontro tettonico in cui tutto si deforma e si piega inaspettatamente ma inesorabilmente. Anche l’effetto delle interazioni umane si realizza in questi termini poiché ogni azione, ogni incontro, ogni scelta è causa di una conseguenza, di uno spostamento e di una compenetrazione continua.
Come in un gioco campestre le ceramiche diventano in questo caso marcatori, segnaletica, forme che cercano una forma, una collocazione stabile in un luogo precario, spazi bucati che si riempiono, pieghe che si generano nell’incontro tra forze, angoli vivi e incastri imprecisi.

Progetto finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU
E sostenuto da tutta la rete DC

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