22/26 ottobre ’24 / Ex Stazione ferroviaria di Borca di Cadore / Workshop di pittura e immagini AI, a cura di Aleksander Velišček

Workshop di pittura e immagini AI
Fondazione Malutta
a cura di Aleksander Velišček
dal 22 al 26 ottobre 2024

ex Stazione ferroviaria di Borca di Cadore
Lunga Via delle Dolomiti 20, 32040 Borca di Cadore



Il workshop è aperto a tutti, e si svolge tra martedì 22 ottobre e sabato 26 ottobre 2024, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

Non è obbligatorio partecipare ogni giorno: ognuno può scegliere le date e gli orari che preferisce, all’interno di quelli indicati.

Per iscriversi inviare un’email a info@progettoborca.net o telefonare al docente al numero 366.1380413.

Il workshop è gratuito. 

Premessa
La tecnologia dei computer ha mutato la conoscenza in informazione, la quale è immagazzinata in enormi database sparsi in tutto il mondo. Tali informazioni si giudicano per il valore commerciale, non per la loro verità. Quando si trasforma in dati, il sapere non è più una questione mentale indefinibile ma una merce che è possibile trasferire, immagazzinare, vendere e comprare. Le implicazioni sono di vario tipo. In primo luogo, la conoscenza si sta esternalizzando, non è più una cosa che concorre allo sviluppo mentale con la capacità di trasformarci interamente. Essa si sta disgiungendo dalla verità, non la si giudica più in base a ciò che è vero ma, nella misura in cui serve a determinare scopi.
Quando smettiamo di porci la domanda: “la conoscenza è vera?” e cominciamo a chiederci “come può essere venduta?” Diventa una merce e si produce il “sapere” per venderlo.
L’intelligenza artificiale ha il grosso potenziale di democratizzare la creatività , rendendola più accessibile a chiunque abbia una visione, indipendentemente dalla loro abilità tecnica la quale richiederebbe anni di apprendimento e pratica. Inoltre i generatori di immagini AI stanno fungendo da catalizzatori per la creatività, spingendo gli artisti a pensare al di fuori dagli schemi tradizionali. Questo processo può ispirare nuove direzioni artistiche e stimolare la nascita di opere che altrimenti non sarebbero state concepite. Come ogni nuova tecnologia, anche l’ algoritmo generatore di immagini presenta sfide e opportunità.
La chiave sta nel trovare un equilibrio tra l’adozione di nuovi strumenti ed il mantenimento di un senso di autenticità. Gli artisti tradizionali possono trarre ispirazione dalle possibilità offerte dall’ai integrando queste nuove tecniche nei loro processi creativi e allo stesso tempo possono sottolineare l’importanza dell’elemento umano nell’arte, il tocco personale che conferisce a ogni opera il suo carattere unico e irripetibile.

Il workshop
Partendo da questa consapevolezza generale durante il workshop svilupperemo questo sottile equilibrio. Il workshop è rivolto a tutti, principianti e professionisti. Proprio come se stessimo imparando un nuovo linguaggio, andremo passo passo ad approfondire le molteplici potenzialità, con uno sguardo rivolto alla creatività e alla pratica della tecnica pittorica.
Ogni partecipante deve proporre una o più immagini esistenti scelte su internet, oppure se ha dimestichezza con il mezzo può proporre una propria soluzione. Il tema dell’immagine è a libera scelta.
Il docente sulla base del materiale proposto, darà specifici consigli per indirizzare la sensibilità di ogni partecipante a trovare soluzioni più adatte, sia da un punto di vista esecutivo con consigli tecnici di pittura, ma anche metodologicamente appropriate all’immagine di partenza. La tecnica pittorica è a libera scelta. Si potrà utilizzare la pittura acrilica, ad olio, acquerello etc..
Materiale pittorico e supporti sono a discrezione personale.

Il docente
Aleksander Velišček è nato nel 1982 a Šempeter pri Gorici, in Slovenia, vive e lavora tra Nova Gorica (Slovenia) e Milano. Nel 2010 si è laureato in Arti Visive e discipline dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2012 è stato artista in residenza negli atelier di Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia. Nello stesso anno ha vinto il Premio Mariuccia Paracchi Testori, dopo aver partecipato alla collettiva Giorni Felici, a Casa Testori. Nel 2015 è stato artista in residenza presso Via Farini, Milano; Dolomiti Contemporanee, Borca di Cadore; Cité Internationale des Arts, Parigi. Ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia, Slovenia, Croazia e Austria, tra cui: Shit & Die, a cura di Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah and Marta Papini (Torino, 2014) e Biennale  Architettura Venezia 2016, a cura di Albanian Pavilion. È co- fondatore del collettivo Associazione Fondazione Malutta. Parallelamente alla ricerca come artista visivo, ha sempre portato avanti la pratica dell’insegnamento. Un’analisi critica del Sapere, seriamente guidata dall’insegnante, permette all’allievo di crearsi una coscienza e una competenza propria, indipendente e attiva. L’arte non solo sviluppa un’auto-analisi emotiva, ma con le dovute competenze metodologiche del fare, riesce ad accrescere nell’uomo anche una profonda componente civica. Una visione che vede Arte e Insegnamento come profondamente correlate.

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